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Volontariato

Storia del volontariato a Casa Cares

Sin dalla fondazione nel 1962, il contributo dei volontari è stato essenziale nella vita di Casa Cares. Le fonti esterne di finanziamento, prima dell'istituto per ragazzi e poi del centro ricettivo, non erano infatti sufficienti a sostenere il personale assunto. Durante i primi anni in Via Aretina è continuata la tradizione dell'Istituto Comandi dei contatti e della collaborazione con i volontari svizzeri. La maggior parte erano giovani interessate a seguire dei bambini e avere un'esperienza internazionale. Molti contatti avvenivano originariamente attraverso le chiese svizzere, ma alla fine il passaparola contribuì a una catena continua, per esempio, di infermieri e di fiorai (? DP) che potevano essere sicuri di trovare un impiego al loro ritorno nel loro paese. La presenza svizzera ha accompagnato la casa dal 1962 al 2015.
Nel 1965 apparve un nuovo gruppo, grazie all'esperienza con Casa Cares di Elsworth "Sandy" Anderson. Come migliaia di altri dagli Stati Uniti, Sandy studiava a Firenze. Lui e gli altri studenti del campus di estensione della Stanford University avevano un particolare interesse per la Casa. Quando Sandy tornò negli Stati Uniti abbandonò la sua eccellente educazione a Stanford e si trasferì al Concordia Teachers College in un sobborgo di Chicago, perché il suo obiettivo principale era quello di diventare un operatore per la Chiesa luterana, Sinodo del Missouri. L'entusiasmo di Sandy per Casa Cares fu condiviso da altri e così iniziò un flusso di volontari CTC, di solito 2-5 ogni anno accademico, fino alla chiusura della casa nel 1975.
Insieme con gli ex-bambini e giovani di Casa Cares, questi volontari si sono evoluti in un gruppo chiamato "Caresini" che ha avuto riunioni quasi annuali alla Villa I Graffi dal 1985 fino al primo decennio del nuovo secolo.
Anche la seconda vita di Casa Cares, iniziata nel 1983 nelle campagne di Reggello, è stata fin dall'inizio dipendente dalle mani dei volontari. Sebbene ora esistesse una fonte di reddito come casa per gli ospiti, il costo di manutenzione delle strutture storiche e della terra non permetteva l'eliminazione di tale aiuto. I contatti primari furono dapprima le chiese tedesche e svizzere, anche se nel corso degli anni furono coinvolte più di 20 nazionalità da tutto il mondo (Stati Uniti, Canada, India, Israele, Perù, Uruguay, Messico e Brasile).
L'intensivo impegno per i vecchi edifici, il lavoro di ospitalità e la terra hanno dato vita a una squadra residenziale di volontari che va dalle 3 alle 6 persone. Come nel periodo dell'istituto, la durata del soggiorno variava da poche settimane a più di due anni. Mentre in alcuni casi esistevano programmi delle chiese tedesche che preparavano e accompagnavano i giovani nel loro servizio, la maggior parte di loro erano individui che contattavano personalmente e venivano accettati secondo il lavoro previsto nel periodo.
I campi di lavoro erano anche essenziali a Reggello per progetti speciali come la raccolta delle olive, il lavoro nell'orto, la manutenzione annuale della villa e le ristrutturazioni. Un elenco di contatti significativi includono la Fachhochschule Hannover, la Junge Kirche Schweiz, l'Evangelische Jugendwerk Württemberg, il Bildungszentrum Brandenburg, il Bildungszentrum Frankfurt, il Freundeskreis Paul Krachen, la Chiesa riformata del Michigan e Aada, un'associazione internazionale di giovani architetti.
Molti volontari hanno mostrato di aver continuato a interessarsi al benessere del lavoro ritornando per un altro mandato o semplicemente per una visita. Molti nel corso degli anni hanno riconosciuto l'importanza della loro esperienza, confermando che la loro integrazione, significativamente, può essere considerata un altro servizio di Casa Cares.

History of Volunteering at Casa Cares

Since its founding in 1962 the contribution of volunteers has been essential in the life of Casa Cares. Over the years the outside sources of funding of first the children's home and then the guest facility were insufficient to support employed staff. The first years at Via Aretina continued the tradition of Istituto Comandi of the contacts with and benefits from Swiss volunteers. The majority were women interested in serving the children and having an international experience. Many were contacts originally through Swiss churches, but eventually word-of-mouth contributed to a continuing chain of, for example, nurses and florists who could be sure to find employment upon return to their country. The Swiss presence accompanied the home from 1962-2015.
In 1965 a new group appeared, thanks to the experience with Casa Cares of Elsworth "Sandy" Anderson. Like thousands of others from the United States, Sandy studied in Florence. He and fellow students at the Stanford University extension campus took a particular interest in the home. When Sandy returned to the States he gave up his excellent Stanford education and transferred to Concordia Teachers College in a suburb of Chicago, because his primary goal was to become a worker in the Lutheran Church, Missouri Synod. Sandy's enthusiasm for Casa Cares was sensed by others and thus began a stream of CTC volunteers, usually 2-5 each academic year, until the home's closing in 1975.
Along with the former children and youth of Casa Cares, these volunteers evolved into a group named the "Caresini", one which had reunions at the Villa I Graffi from 1985 until the first decade of the new century.
The second life of Casa Cares, begun in 1983 in the countryside of Reggello, was from the start just as dependent of volunteer hands. Although now there was a source of income as a guest house, the maintenance cost of the historical structures and of the land did not permit the elimination of such help. The primary contacts were at first the German and Swiss churches, although over the years certainly more than 20 nationalities were involved, including outside of Europe the US, Canada, India, Israel, Peru, Uruguay, Mexico, and Brazil.
The labor intensive care of the old buildings, in the hospitality work, and on the land resulted in a residential team of volunteers ranging in number from 3-6. As with the children's home, the length of stay varied from a few weeks to more than two years. While there were some programs of the German churches that prepared and accompanied youth in their service, most were individuals who contacted personally and were accepted according to the foreseeable work of the period.
Workcamps were also essential in Reggello for special projects such as the olive harvest and in the garden, annual maintance of the villa, and renovations. A list of just a few of the significant ones include Fachhochschule Hannover, Junge Kirche Schweiz, Evangelische Jugendwerk Württemberg, Bildungszentrum Brandenburg, Bildungszentrum Frankfurt, Freundeskreis Paul Krachen, Reformed Church Michigan, and Aada, an international association of young architects.
Many volunteers showed their continued their interest in the welfare of the work by returning for another term or simply for a visit. Many over the years have acknowledged how important their experience was to them, confirming that this, interestingly, can be considered another service of Casa Cares.

Linee Guide per Il volontariato a Casa Cares

Casa Cares è un centro non-profit di incontro e studio della Chiesa Valdese. Occupa i palazzi principali di una antica fattoria toscana. Funziona dal 1983 grazie all’appoggio di un gruppo internazionale di giovani volontari che aiutano nei lavori domestici, di cucina e nel giardinaggio. Senza l’aiuto di questo personale volontario e di persone che optano per il Servizio Civile italiano il centro non potrebbe ospitare gruppi a prezzo ridotto, pagare le ristrutturazioni necessarie e avere cura dei nove ettari di terra e bosco che circondano i palazzi. I volontari abitano insieme nell’alloggio destinato a loro (Colonica). Ognuno ha la propria camera; bagni, sala e cucina sono in comune con gli altri.

Prerequisiti per il volontariato a Casa Cares:

  • 1. disponibilità per lavori di pulizia domestica, per lavori di cucina, e per lavori sul terreno;
  • 2. un giorno lavorativo tipico per il volontariato è di sette ore mentre per gli optanti al Servizio Civile sono sei, sempre cinque giorni alla settimana;
  • 3. capacità di lavorare e abitare insieme ad una squadra, dividendo le responsabilità come membro di un gruppo maturo, anche dopo le ore di lavoro se necessario;
  • 4.d’accordo con il tempo e le possibilità, condividere le proprie capacità specifiche con ospiti e staff;
  • 5. capacità di divertirsi da solo, specialmente nei mesi invernali solitari di chiusura (Gennaio/Febbraio).

Cosa offre Casa Cares:

  • 1. un periodo come membro di una squadra internazionale;
  • 2 un’esperienza unica di praticare con la squadra la convivenza e la condivisione di responsabilità nel lavoro;
  • 3. due giorni liberi a settimana;
  • 4. un confronto interculturale e un incantevole panorama in cui abitare;

Periodo di servizio volontario e orario giornaliero di lavoro

Generalmente i volontari iniziano a lavorare insieme all’inizio della stagione in marzo e finiscono il loro lavoro con la raccolta delle olive a novembre. La prima settimana serve principalmente come introduzione al centro, orientamento al lavoro e di conoscenza reciproca, formando un gruppo dinamico fra i volontari, lavoratori di servizio alternativi e personale residenti. Questa introduzione include le decisioni necessarie per la pulizia negli spazi comuni. Il lavoro nei mesi primaverile è abbastanza leggero e serve come periodo di formazione per i diversi lavori da svolgere. Ogni volontario ha il/la suo/sua responsabilità che include la cucina, pulizia, lavanderia e/o giardinaggio. Il lavaggio dei piatti è diviso fra tutti ed è programmato settimanalmente. La stagione vera e propria inizia prima di Pasqua e finisce alla fine di ottobre con alcune periodi di pausa. La raccolta delle olive coinvolge tutti e dura circa tre settimane. Nello stesso periodo, i fini settimana sono pieni di attività e un gruppo di bambini della Bielorussia occupa la casa fino quasi a Natale. La casa chiude nel mese di gennaio e riapre a metà febbraio. Una giornata lavorativa tipica può essere così:
Colazione alle 8:00
Inizio lavoro alle 8:30
Pausa personale alle 10,30
Riunione di lavoro dalle 10:45
Lavoro 10,45-12,45
Pranzo alle 13:00
Pomeriggio 3 ore di lavoro.
Almeno una delle riunioni settimanali è in relazione all’orario di lavoro e alla convivenza in colonica. Non ci sono giorni di vacanze prestabilite ma possono essere concordate d’accordo con l’intensità del lavoro. La partecipazione ai pasti in comune è facoltativa.